Le 78 immagini che presentiamo, divise in 19 tavole, sono tratte da: J. C. Barchusen, Elementa Chemiae, Leida 1718, parte terza, Liber singularis de Alchimia vel Chrysopoeia, pp. 481 e sgg.
Barchusen afferma che le tavole da lui riprodotte erano state copiate da un antico manoscritto di un monastero benedettino di Svevia. Alcuni studiosi, tra cui Johannes Fabricius, hanno identificato questo manoscritto con The Crowne of Nature or the doctrine of the souereigne medecine declared in 67 herogliphicall figurs by a nameless Author, conservato nella M. Edelstein Fundation Library di New York (inizio XVII sec.), da cui il titolo di Corona della Natura che solitamente è attribuito a questa sequenza di immagini. Va tuttavia notato che, mentre il manoscritto originale si compone di 67 immagini, Barchusen ne riporta 78; un numero altamente simbolico, che non può non richiamare alla mente il numero delle lame del Tarocco. Barchusen deve quindi essersi basato anche su altre fonti per aggiungere 11 immagini alla sequenza originale.
Nel suo libro, Barchusen dà una spiegazione assai approssimativa delle immagini che ci è servita comunque come punto di partenza per elaborare le brevi didascalie che abbiamo aggiunto, che descrivono il possibile riferimento delle 19 tavole alle tappe della Grande Opera. Si ricordi che in queste didascalie abbiamo utilizzato la numerazione classica delle Opere (Preparazione, Prima Opera, Seconda Opera, Moltiplicazione), che differisce da quella adottata dagli autori moderni a partire da Fulcanelli e Canseliet (come abbiamo spiegato nell’introduzione all’Introitus di Filalete).