Presentiamo qui di seguito una duplice interpretazione dei 22 Arcani Maggiori del Tarocco.
1) Nella colonna di sinistra, gli Arcani sono descritti come tappe del cammino di illuminazione – o del processo di individuazione junghiano – che si dipana per l’intero arco della vita, attraverso tre settenari:
a) il settenario maschile-estroverso che corrisponde alla prima parte della vita e conduce alla realizzazione esteriore dell’individuo nella società;
b) il settenario femminile-introverso, che si affronta nella seconda parte della vita, quando si fa sempre più impellente la necessità della ricerca e della realizzazione interiore;
c) il settenenario propriamente iniziatico, interpretabile anche come cammino dell’anima disincarnata, che conduce all’indiamento o unione con l’Assoluto.
2) Nella colonna di destra, gli stessi Arcani sono messi in relazione alle fasi della Grande Opera alchemica. Si noti che la denominazione delle opere (Preparazione, Prima Opera, Seconda Opera, Moltiplicazione) segue la numerazione tradizionale, utilizzata da tutti gli autori classici, che è differente da quella adottata dagli autori moderni a partire da Fulcanelli e Canseliet (come abbiamo spiegato nell’introduzione all’Introitus di Filalete).
La colonna centrale contiene due raffigurazioni del Tarocco: a sinistra ci sono le immagini del classico Tarocco di Marsiglia (nella versione di Jodorowsky); a destra abbiamo invece un’interessante reinterpretazione moderna del Tarocco in chiave alchemica, ideata da Robert Place (Alchemical Tarot).